Le risorse naturali, si sa, non sono infinite. Ragion per cui, al fine di lasciare il pianeta in condizioni migliori rispetto a quelle ereditate, sarà di fondamentale importanza puntare sulle fonti rinnovabili. Per un mondo più verde, la parola chiave sarà “sostenibilità“. Le energie pulite stanno prendendo sempre più spazio, al punto che nel medio termine rimpiazzeranno, prima gradualmente e poi si spera definitivamente, i combustibili fossili. Nel 2030, l’obiettivo prioritario di molti Paesi, Italia inclusa, sarà quello di dire addio alle fonti fossili, deleterie per la salute della Terra. Le emissioni di gas, ad esempio, sono altamente tossiche.
Come arrivare a zero emissioni nel 2030?
Centrare appieno quest’obiettivo ambizioso e sfidante non sarà cosa semplice: di sicuro, si lavorerà verso la direzione della decarbonizzazione e il miglioramento del processo di efficienza energetica. Fino a questo punto, nei Paesi appartenenti all’Unione Europea sono state implementate strategie utili ad apportare benefici tangibili nei confronti dell’economia e della sostenibilità, con un conseguente incremento delle energie rinnovabili. In attesa del raggiungimento della fatidica data, l’umanità vivrà una fase di transizione energetica: chiunque, dai privati alle imprese, dovrà necessariamente dare il suo contributo, affinché questo scopo non si riveli un semplice miraggio.
Fonti rinnovabili e combustibili fossili a confronto
Quali sono le effettive differenze che intercorrono tra le fonti rinnovabili e combustibili fossili? Ì combustibili sono risorse fossili. Per anni, il loro impiego è stato scriteriato, al punto che rischiano di esaurirsi nel breve termine. Le conseguenze dell’impiego illogico hanno fatto ammalare la Terra. Le fonti rinnovabili, invece, non hanno conseguenze letali per il Mondo, dato che si generano in maniera naturale. Il fatto che non sono inquinanti e che si rigenerano si dimostrano punti a loro favore. Lo scopo delle rinnovabili verte attorno alla trasformazione dell’energia, attingendo dalla luce dei raggi solari, dalla forza del vento, dalle correnti marine, dal calore terrestre, dalle precipitazioni e, nel caso delle biomasse, dalla produzione di scarti vegetali e animali.
Quali fonti rinnovabili risulteranno più apprezzate negli anni venturi?
In questa guida alle fonti rinnovabili, vengono evidenziati alcuni degli scenari futuri maggiormente ricorrenti. In cima a questa speciale classifica, si piazza l’energia solare. Tanti i suoi vantaggi: l’impatto ambientale irrisorio, il perfetto impiego nel contesto domestico e in ambito aziendale, il basso costo e infine la capacità di soddisfare al meglio tutto il fabbisogno energetico della popolazione mondiale, essendo inesauribile, perché prodotta dal sole. Un limite evidente si verifica nel processo di raccolta: nelle ore notturne, infatti, il ruolo dei pannelli fotovoltaici si dimostra nulla. Nel caso delle giornate nuvolose, pur funzionando, non hanno una resa ottimale. Le fasi della giornata e le condizioni meteo incidono in maniera palese.
Segue a ruota libera l’energia eolica, rinnovabile destinata a durare a lungo, in quanto necessita di poca manutenzione da parte degli impianti. Tuttavia, dipendendo da come cambia il vento, la sua azione risulta instabile. Anche l’energia idroelettrica che, essendo prodotta dall’acqua, si rivela una delle fonti rinnovabili più pulite in assoluto. In molti Paesi, questa fonte rinnovabile è quella più diffusa, arrivando a coprire grosso modo il 70% del fabbisogno energetico. Il suo impatto ambientale è decisamente ridotto. Tuttavia, spesso, i suoi costi sono esorbitanti, principalmente per via della costruzione di bacini idroelettrici di imponenti dimensioni.
Esattamente come l’energia idroelettrica, anche quella geotermica sembra essere destinata a durare in ottica di lungo termine. Prodotta direttamente dal nucleo terrestre, questa fonte rinnovabile ha un impatto ambientale minimo ed è disponibile h24. Allo stato attuale delle cose, però, il suo limite principale sta nel fatto che riesce a soddisfare una percentuale alquanto minima del fabbisogno energetico su scala mondiale. Ruolo cruciale, poi, va attribuito alle biomasse, vale a dire ai biocombustibili, come bio-diesel ed etanolo, oltre ai rifiuti prodotti da alcuni organismi biologici.
Meno rilevante, almeno per il momento, è l’energia maremotrice ricavata dalle maree. Questa rinnovabile ha il merito di ottenere energia elettrica attraverso il ricorso a un sistema a turbine di ultima generazione. Per ora, attraversa una fase sperimentale. In futuro, ci si aspetta un maggiore peso. Fonte rinnovabile decisamente sottovalutata è l’energia cinetica. A produrla sono gli esseri umani. Vi sono ad esempio pavimenti, in grado di sfruttare a fondo l’energia prodotta dai passi. In futuro, poi, l’energia delle centrali a idrogeno avrà maggiore peso specifico tra le rinnovabili. Il motivo? Potrà produrre energia elettrica soltanto dall’idrogeno mediante energia solare.
Fonti rinnovabili: ecco alcuni tra i principali progetti nell’Unione Europea
Nei Paesi dell’Unione Europea, la maggior parte dei progetti incentrati sulle fonti rinnovabili mira a evidenziare il loro ruolo chiave e il loro impatto ambientale in futuro. In Spagna, ad agosto del 2022, è stato avviato un imponente impianto di energia solare, munito di quasi 1,5 milioni di pannelli solari. Con una capacità pari a 590 megawatt, sarà in grado di produrre energia per accontentare il fabbisogno di più di 330.000 famiglie. Menzione speciale la merita il parco solare situato sul bacino idrico di Alqueva in Portogallo: si caratterizza per una struttura galleggiante e per la presenza di 12.000 pannelli.
Degno di nota, poi, anche l’impianto eolico danese Horns Reef: dotato di 49 turbine, sprigiona una potenza di 407 megawatt e accontenta il fabbisogno elettrico di oltre 425.000 famiglie. Anche la Grecia si sta muovendo in questa direzione, come dimostra un impianto solare di ultima generazione: con pannelli bifacciali di 204 megawatt di potenza, la luce solare verrà catturata su tutti e due i lati.
Conclusioni
Con il passaggio graduale verso le fonti rinnovabili, il Pianeta sarà più pulito. Per farcela, il ruolo di cittadini e di imprese sarà determinante. Ognuno deve dare il suo contributo, senza lasciare nulla al caso. No, quindi, gli sprechi. Occorre dire addio al consumo delle fonti fossili il prima possibile. Puntare sulle fonti rinnovabili, basterà per garantire energia pulita per i prossimi anni. Verso il 2030, i governi e le amministrazioni saranno chiamati a velocizzare il processo di transizione dell’energia rinnovabile, riducendo la dipendenza dai combustibili russi. Installare pannelli fotovoltaici sui tetti delle abitazioni, degli edifici pubblici e dei condomini in fase di costruzione si conferma una valida mossa in tal senso.