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Guida ai prestiti personali: Come ottenere il finanziamento di cui hai bisogno

I prestiti personali vengono in genere richiesti per poter disporre di una somma di liquidità aggiuntiva, utile per raggiungere determinati scopi, come ad esempio l’acquisto di una casa, la ristrutturazione di un immobile, la compera di un’auto, di una moto, il far fronte a una spesa imprevista, di tipo medico-sanitario o legale. L’importo erogato dall’istituto di credito, come una banca o una finanziaria, può essere utilizzato liberamente, in quanto il richiedente non deve giustificare la spesa.

Guida ai prestiti personali: cos’è cambiato negli ultimi anni?

Se in passato, gli italiani erano soliti richiedere un prestito per acquisti importanti, al giorno d’oggi la cultura finanziaria è andata incontro a importanti cambiamenti, tanto è vero che si richiede un finanziamento, anche per finalità evasive (l’organizzazione di un viaggio, l’acquisto di un orologio di lusso) e in caso di piccoli importi.

Quali sono i requisiti basilari per l’ottenimento di un prestito?

Tocca sempre all’istituto di credito decidere se è il caso di concedere al richiedente un prestito oppure no. Essere in possesso di determinati requisiti facilita le cose. In genere, l’ente creditizio valuta se il richiedente è in grado effettivamente di restituire l’importo prestato nei tempi indicati. Dopo la crisi del 2008, gli enti finanziari sono poco inclini a esporsi al rischio.

I requisiti essenziali sono l’età del richiedente, che deve essere compresa tra i 18 e idealmente i 70 anni (anche se i finanziamenti per gli over 70 non mancano), un reddito dimostrabile, meglio se derivante da un contratto di lavoro a tempo indeterminato, e un conto corrente bancario.

In riferimento al contratto di lavoro, i dipendenti del settore pubblico e privato, possono contare su entrate certe per via dello stipendio. Quindi, gli istituti di credito sono molto inclini nel concedere loro liquidità extra, in quanto la trattenuta viene fatta direttamente in busta paga.

Per i liberi professionisti il discorso è più complesso, perché nonostante entrate spesso maggiori rispetto a quelle dei dipendenti, non vi è certezza.

Molto importante è poi il credit scoring. Di cosa si tratta? Di un punteggio sul credito sulla base di un metodo statistico che va a misurare la solvibilità del richiedente, tenendo conto di un sistema che agevola gli intermediari finanziari nell’accelerare le operazioni di approvazione del finanziamento.

Per essere considerato affidabile, il richiedente deve avere un punteggio che non oltrepassi il 30% nel rapporto tra la rata mensile di rimborso e il suo reddito. Per avere una panoramica più chiara sull’affidabilità creditizia del diretto interessato, gli istituti consultano il CRIF (Centrale dei Rischi): qui sono segnalati ritardi e inadempienze dei rimborsi dei prestiti richiesti in precedenza. Il CRIF fornisce, di fatto, informazioni accurate su coloro che ambiscono alla liquidità aggiuntiva messa a disposizione dagli istituti finanziari.

Un’eventuale segnalazione dal CRIF limita sensibilmente l’esito della richiesta. All’opposto, il merito creditizio viene giudicato positivamente da banche e finanziarie, sotto l’aspetto dell’affidabilità economica. Una storia creditizia immacolata rappresenta solide fondamenta per ambire a prestiti personali alle condizioni ottimali.

Garanzie accessorie

Talvolta, gli istituti di credito accettano di erogare il prestito, in cambio di garanzie accessorie, come avviene ad esempio nel caso di soggetti co-obbligati. Questi ultimi si prendono la responsabilità di restituire il credito a fronte di inadempienze del richiedente iniziale. Le banche non si espongono al rischio di insolvenza e a fronte di complicazioni si rifanno sul garante. Quest’ultimo, in un secondo momento, può rifarsi sul richiedente originale. I genitori che supportano i figli che non hanno entrate sufficienti o ancora il marito che aiuta la moglie casalinga sono esempi calzanti al riguardo

Tempistiche del rilascio della liquidità extra

Al giorno d’oggi, anche le tempistiche del rilascio della liquidità extra si sono sensibilmente ridotte. Se in possesso dei requisiti necessari, basta spesso meno di una settimana dalla sottoscrizione del contratto, per vedersi erogato l’importo desiderato in un’unica soluzione sul proprio conto corrente. A quel punto, parte il piano di rimborso, sulla base di quanto indicato a contratto: numero di rate, importo di ogni singola rata, tasso di interessi vengono sempre indicati chiaramente.

Chiaramente, anche la finalità del prestito incide sulle tempistiche: per un mutuo può volerci di più rispetto all’acquisto a rate di un’utilitaria di seconda mano.

Valutazione dei prestiti personali: i parametri da considerare

Se i prestiti personali sono convenienti o meno dipende da alcuni fattori. Il TAN (Tasso Annuo Nominale) è il tasso di interesse che viene applicato alla somma finanziata in percentuale e a livello annuale. Con la rata mensile, il TAN determina l’entità della rata di rimborso. Vi è poi il TAEG (Tasso Effettivo Globale) che rappresenta il costo reale del finanziamento. Il TAEG include anche gli oneri accessori che il richiedente deve accollarsi. I costi dell’istruttoria sono un esempio calzante al riguardo.

In definitiva, in rapporto alla convenienza dei prestiti personali, non bisogna fermarsi alla prima valutazione. Quando occorre confrontare svariate offerte, la soluzione migliore consiste nel considerare il TAEG piuttosto che il TAN per il semplice motivo che tiene conto del costo totale del finanziamento.

Ritardi nei pagamenti

Il più delle volte, la trattenuta è automatica. Quindi, il richiedente non rischia di andare incontro a complicazioni e a lungaggini di tipo burocratico. Se così non fosse, il ritardo del pagamento di una rata del rimborso di un prestito comporta inadempienza, più o meno grave. L’istituto finanziario può richiedere il pagamento di interessi moratori: questi ultimi scattano dal giorno successivo alla data di scadenza della rata e sono indicati in modo chiaro all’interno del contratto.

A fronte di inadempienze più gravi, come l’aver saltato più volte il pagamento della rata, il richiedente rischia di vedersi revocato il finanziamento: questo è il caso della risoluzione unilaterale del contratto. Si tratta di un diritto dell’intermediario finanziario, esercitabile nei confronti di chi ha contratto il debito. Quest’ultimo poi viene segnalato come cattivo pagatore e il suo nome viene inserito nelle liste della Centrale Rischi. Risultato? Maggiori difficoltà nel richiedere un prestito personale.

Estinzione anticipata

Un richiedente può estinguere il prestito prima della data di scadenza del contratto? Ai sensi di quanto sancito dalla Legge, tutto questo è fattibile in qualsiasi momento: si parla di estinzione anticipata. Il beneficiario del finanziamento deve, però, corrispondere all’istituto una penale, che ammonta all’1% se la durata restante del prestito supera 1 anno o allo 0,5% se è pari o inferiore a 1 anno.

Con l’estinzione anticipata, si risparmia sugli interessi residui in maniera tanto minore quanto maggiore è la durata trascorsa del saldo delle rate mensili.

Conclusioni

Ai fini dell’ottenimento dei prestiti personali più convenienti, è bene ricorrere ai comparatori di ricerca online. Questi metamotori forniscono le soluzioni migliori in base ai filtri impostati dagli utenti. Bastano solo pochi click per trovare la proposta commerciale migliore.

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