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Il punteggio di credito: come migliorarlo e mantenerlo sano

Sempre più spesso si sente parlare di punteggio di credito, ma pochi sanno cosa sia realmente: banche, istituti di credito e venditori (specialmente in campo immobiliare) fanno le valutazioni di fattibilità di un accordo in base a questo parametro, influenzato a sua volta da molti fattori.

Stabilità lavorativa, numero di componenti familiari, spese ricorrenti, richiesta di più prestiti, eventuali ritardi nei pagamenti e irregolarità dovute a una cattiva gestione del credito incidono in modo significativo sul rating del cliente, che può risultare penalizzato a lungo in termini di reputazione finanziaria.

Nelle prossime righe verrà chiarito che cosa s’intende per credit score, le variabili che ne determinano il valore, come mantenerlo alto e quali sono i margini di miglioramento quando si hanno insoluti o segnalazioni alle centrali di allarme interbancario.

Punteggio di credito, che cos’è?

Il credit score (punteggio o merito creditizio) è un indicatore utilizzato da banche e istituti creditizi per definire l’affidabilità di un debitore; serve a capire qual è la probabilità che quest’ultimo riesca a saldare un prestito e se nel percorso potrebbero verificarsi ritardi o difficoltà di altra natura.

Tale valore varia da 300 (punteggio scarso) a 850 (punteggio eccellente) e può scendere o salire in base alle fluttuazioni della propria situazione finanziaria, pertanto conoscerlo è fondamentale in vista sia di richieste di denaro sia di un miglioramento del rating.

Per l’acquisto di immobili, autovetture o per l’accesso al credito al consumo gli istituti bancari guardano questo parametro, in modo da avere un’idea della solidità finanziaria del cliente prima di stipulare un contratto; anche la richiesta di una carta di credito è vincolata alla valutazione del punteggio creditizio, a causa dei rischi legati allo scoperto di conto corrente (fido).

Credit score, i fattori da cui dipende

Esistono molti aspetti che influenzano il merito creditizio e prendersene cura è fondamentale, per migliorare o mantenere un buon punteggio; ecco quali sono:

  • ammontare e durata del debito
  • puntualità nel saldo degli importi
  • tipo di richiesta (mutuo, finanziamento, carta revolving, fido, etc…)
  • nuove domande di prestito
  • tentativi di accesso al credito non andati a buon fine
  • ricezione di solleciti, iscrizione al CRIF e contatti da parte del recupero crediti
  • altri accordi in corso
  • rating in base allo storico.

A incidere sul punteggio creditizio sono anche i pagamenti delle bollette o delle spese periodiche (ad esempio le ricariche telefoniche con addebito) tramite RID, assegni scoperti, il superamento e il mancato reintegro del plafond della carta di credito.

Gli effetti di un buon punteggio creditizio

Le persone con un credit score alto hanno molte più opportunità rispetto a chi ha un punteggio basso: il rischio di insolvenza si riduce notevolmente, soprattutto quando le entrate mensili sono regolari e si può contare almeno su due stipendi.

Uno dei vantaggi immediati di chi si prende cura della gestione del credito è la possibilità di accesso ad altri prestiti, anche se il cliente ne ha già qualcuno in corso; ovviamente l’accertamento della banca deve considerare la situazione nella sua interezza e, in particolare, la capacità di mantenere un tenore di vita dignitoso.

Con questa espressione s’intende, in accordo con l’articolo 25 della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, la salvaguardia della salute e del benessere proprio e dei familiari, a partire dalla soddisfazione dei bisogni primari (cibo, abiti, visite mediche, farmaci, casa, etc…).

Un punteggio creditizio eccellente porta anche a una riduzione dei tassi d’interesse: a parità di cifra richiesta e di durata, la rata di un mutuo o di un finanziamento concesso a una persona con un basso rating sarà più alta, con interessi che possono arrivare al doppio.

Gestione del credito, come mantenere un punteggio elevato

Avere un punteggio di credito elevato è possibile, anche se richiede impegno e una corretta organizzazione di entrate e uscite; il primo passo è la puntualità nel pagamento delle rate: a tale scopo è bene avere fondi sufficienti a coprirle entro il giorno precedente previsto per l’addebito, altrimenti parte la lettera di sollecito.

Lo stesso vale per bollette, tasse e altri servizi saldabili tramite RID, poiché gli istituti bancari potrebbero valutare (in parte) il merito creditizio del cliente in base alla regolarità delle transazioni a favore di altre società.

I possessori di carte di credito non dovranno eccedere con gli acquisti e, soprattutto, avranno cura di non superare il tetto mensile concesso dalla banca; gli esperti di finanza consigliano di non andare oltre il 30% del plafond, in quanto risulta difficile reintegrare cifre più consistenti.

Per quanto possibile, sarebbe bene evitare di richiedere prestiti quando ve ne sono altri in corso: in caso contrario la capacità di provvedere ai bisogni essenziali si riduce, quindi aumentano sia il rischio d’insolvenza sia i tassi d’interesse.

Merito creditizio, cosa fare in caso di segnalazioni e insoluti

A causa di una gestione del credito non ottimale, può succedere di ritrovarsi un credit score al di sotto della media, se non vicino al valore minimo; tale situazione è risolvibile migliorando il proprio punteggio con un piano di rientro.

Se il problema è dovuto alla contemporanea approvazione di più prestiti una via percorribile può essere il consolidamento debiti, cioè l’unione di più rate in una con rinegoziazione dell’importo e della durata del finanziamento: il nuovo canone dovrà assicurare un tenore di vita dignitoso.

Un’altra strada è quella della cessione del quinto, applicabile alla pensione o allo stipendio e risolutiva per chi ha non più di uno o due contratti da estinguere; quanto ai mutui si può valutare la sospensione, previo esame delle condizioni economiche.

In casi estremi, è possibile sanare la propria posizione debitoria appellandosi alla Legge 3 del 2012 (Legge Anti-Suicidi) e avviare una procedura di saldo e stralcio, qualora sussistano le condizioni. Per avere alte probabilità di successo è raccomandabile rivolgersi agli Organismi di Composizione della Crisi (OCC) o a un avvocato specializzato in materia.

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