L’acqua costituisce una fonte di vita preziosissima per l’essere umano. Nelle sue gocce si ritrova una linfa vitale per il sostentamento dell’organismo, così come per le sue funzioni vitali. Allo stesso tempo però l’acqua contiene un potere ancora più grande. Quando volumi notevoli di questo prezioso liquido vengono fatti cadere si sprigiona un’energia che è possibile trasformare in elettricità, grazie alle centrali apposite. L’energia idroelettrica rappresenta una risorsa davvero sostenibile, soprattutto se confrontata con tante altre opzioni alle quali tradizionalmente si deve fare riferimento per ottenere il carburante necessario per far funzionare gli oggetti indispensabili per la vita quotidiana delle persone. All’interno di quest’approfondimento vediamo quali sono i vantaggi relativi alla crescente diffusione dell’idroelettricità come fonte di energia pulita nell’ottica di promuovere una maggiore sostenibilità.

Dall’acqua l’energia necessaria per muovere il mondo, senza rovinarlo

Grazie alla sua potenza innata e ai principi di fisica, una massa d’acqua situata in alta quota può sprigionare una quantità di energia davvero notevole. Nel momento in cui si riesce a mettere a frutto anche solo una piccola parte di questo bacino potenziale, è possibile ricavare una fonte di carburante indispensabile per il fabbisogno elettrico di una determinata comunità. Grazie all’efficienza di questo metodo di produzione anche solo con un singolo impianto è possibile assicurare la fornitura di energia pulita a milioni di individui. Non stupisce perciò che siano sempre più diffusi gli impianti idroelettrici al mondo, soprattutto in un contesto nel quale questo sistema di produzione emerge come quello più vantaggioso per centrare gli obiettivi su cui convergono i legislatori di tutto il mondo. Le nazioni che si impegnano attivamente per contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale puntano e punteranno sempre più su questa tecnologia per assicurare ai propri cittadini e alle imprese un sistema di fornitura di elettricità affidabile e conveniente, ma allo stesso tempo non dannoso per l’ambiente. Dal punto di vista della sostenibilità intesa nel suo complesso, ovvero non solo quella ambientale ma anche di gestione dei costi e quindi di profittabilità di un determinato business, l’idroelettricità rappresenta senza alcun dubbio la fonte di energia più conveniente. Questa considerazione vale sia sul medio sia sul lungo termine, in quanto l’investimento richiesto nei primi anni per la costruzione dell’impianto può rivelarsi particolarmente oneroso ed è necessario del tempo per ammortizzare la spesa. È infatti necessario costruire le dighe e gli impianti veri e propri, nonché procedere all’installazione delle potenti turbine. Tuttavia, negli anni successivi le necessità di manutenzione sono ridotte pressoché al minimo, soprattutto se si esegue un confronto con altre tipologie di impianti elettrici. Gli strumenti di ultima generazione che vengono sempre più spesso associati all’idroelettricità in quanto fonte di energia pulita consentono di ridurre ulteriormente eventuali sprechi, favorendo così l’impostazione di un sistema virtuoso che si autoalimenta.

La sinergia con altri sistemi green per una sostenibilità potenziata

Una struttura il cui compito è quello di produrre elettricità dalla trasformazione dell’acqua assume una funzione cruciale nell’approvvigionamento energetico di una comunità locale, così come di un sistema territoriale più ampio. La centrale idroelettrica di pompaggio in particolare consente di accumulare l’energia. Si tratta di un aspetto tutt’altro che secondario, in quanto il processo può produrre energia non immediatamente utilizzata che deve essere sapientemente accumulata per gestire eventuali picchi in un secondo momento. Nel caso delle centrali idroelettriche all’avanguardia, sono presenti accorgimenti tali da favorire la connessione con altre fonti di energia rinnovabile. Ciò consente di creare un vero e proprio circolo virtuoso, che riesce a dare vita a un ecosistema realmente sostenibile. Dagli impianti di tipo eolico oppure solare, inoltre, spesso viene generata molta energia soprattutto nel caso in cui le condizioni metereologiche siano particolarmente favorevoli, come ad esempio in caso di giornate soleggiate e ariose. Grazie alla sapiente connessione tra i diversi sistemi, la centrale idroelettrica può accumulare l’energia che proviene da queste altre fonti. L’elettricità che viene prodotta in surplus attraverso altri metodi davvero green può dunque essere immagazzinata e successivamente rimessa in circolo quando è necessario. Oltre a produrre energia pulita da utilizzare per la fornitura civile e industriale, l’idroelettricità ricavata attraverso centrali di ultima generazione può svolgere un ruolo ancora più attivo nella difesa dell’ecosistema nel quale viene inserita. Quando una determinata quantità d’acqua viene rilasciata al termine del processo di generazione dell’energia, le tecnologie all’avanguardia permettono di controllare la distribuzione all’insegna della massima precisione, regolando elementi quali la portata e il volume. Si tratta di un elemento tutt’altro che secondario, in quanto influisce positivamente sulla gestione delle risorse idriche in sinergia con il meteo. Ciò si traduce dal punto di vista pratico in una riduzione sensibile del rischio delle inondazioni, anche a fronte del verificarsi di fenomeni sempre più intensi e violenti come quelli ai quali si sta assistendo negli ultimi anni. In tal senso costituisce un alleato importante anche nelle aree paludose, che sono tuttora molto diffuse nel Bel Paese. Attraverso la generazione di idroelettricità, infatti, si rivela possibile optare per la regolarizzazione dei flussi d’acqua. Per questo motivo eventuali zone caratterizzate da acque stagnanti dove si generano pericoli per la salute possono essere bonificate. Inoltre, le centrali nucleari pensate per produrre l’energia idroelettrica sono studiate appositamente per non far passare rami e altri detriti di grandi dimensioni, risultando così in una maggiore scorrevolezza dei fiumi verso valle. È sufficiente pensare alle recenti alluvioni verificatesi in Emila Romagna e Toscana per comprendere la crucialità di queste considerazioni.