Ridurre il consumo energetico tra le mura di casa, non solo rende un’abitazione ecosostenibile, ma aiuta anche ad abbattere i costi in bolletta.
L’unico modo per raggiungere questi risultati è attuare una serie di accorgimenti virtuosi che vedremo fra poco e che, se adottati con regolarità, consentono di risparmiare molta energia.
Ridurre l’impatto ambientale della nostra casa, contribuisce a preservare le risorse naturali della Terra, arginando i danni generati dai combustibili fossili, che bruciando producono enormi quantità di gas a effetto serra.
Ecco alcuni consigli pratici per non far lievitare i costi delle utenze energetiche:
Partire dalla temperatura di casa
Per un singolo grado in più, in media il consumo energetico cresce del 6-7%: monitorare con precisione la temperatura di casa, consente di impostare i giusti livelli di calore (ricordando che un calore eccessivo fa male alla salute). Coprirsi con indumenti più pesanti come facevano i nostri nonni, è un’ulteriore abitudine che aiuta a rimanere al caldo e ad economizzare.
Per abbattere le spese bisogna disporre di una centralina che controlli temperature e picchi: via libera dunque a crono-termostati, valvole e apparecchi di domotica, al fine impostare le fasce orarie di accensione oppure spegnere i termosifoni nelle stanze dove non servono.
Le valvole dei radiatori consentono a ogni membro della famiglia di regolare autonomamente la temperatura nella propria stanza, mentre grazie ai contabilizzatori si potrà calcolare a fine stagione la differenza di costo tra gli ambienti, per capire quali sono quelli che godono di una migliore climatizzazione e agire di conseguenza.
L’importanza dell’isolamento termico
Avere un’abitazione con finestre ben isolate permette di ridurre i costi energetici fino al 15%, ecco perché è essenziale investire su infissi di qualità e vetri con proprietà isolanti.
In tal modo, si abbatte la spesa durante la stagione invernale mentre d’estate gli infissi proteggono dall’afa e dai raggi UV. Le tipologie di vetri migliori comprendono quelli basso emissivi, quelli assorbenti e quelli riflettenti.
I primi trattengono il calore nelle stagioni fredde e gli impediscono di entrare d’estate, invece i vetri assorbenti assorbono il calore rilasciandolo lentamente verso l’esterno.
Infine i vetri riflettenti risultano indicati per lucernari e finestre da tetto.
Se non c’è modo di sistemare gli infissi, per aggirare la dispersione termica si può ricorrere ai paraspifferi (da comprare o realizzare anche con vecchi stracci), ricordandosi di chiudere porte e finestre e facendo brevi ricambi d’aria durante la giornata, specie nelle ore centrali.
Ripetendo questa operazione velocemente diverse volte, si riesce a prevenire un’eccessiva dispersione.
Per non intralciare la diffusione del calore meglio abolire copritermosifoni e mensole, ricordandosi di non asciugare mai i panni umidi poggiandoli sul radiatore.
E la caldaia? Se occorre installarne una nuova, meglio i sistemi ibridi con pompa a calore (questi impianti godono anche di agevolazioni fiscali) e una manutenzione regolare, così da evitare malfunzionamenti che potrebbero ripercuotersi sul consumo energetico.
Non solo riscaldamento: l’illuminazione
Luci ed elettrodomestici ovviamente meritano un focus, poiché sono in grado di pesare parecchio in bolletta.
Per utilizzare il meno possibile l’illuminazione artificiale si può sfruttare quella naturale, non soltanto di giorno ma anche migliorando la luminosità degli ambienti tramite superfici semitrasparenti o specchiate.
Talvolta anche la disposizione di certi mobili, come una scrivania, può farci evitare di accendere due luci invece di una, basta sistemare i mobili in favore delle finestre.
Le lampadine a LED sono da preferire a quelle alogene perché consumano poco e durano migliaia di ore, eppure anche in questo caso è la disposizione delle luci in una stanza a fare la differenza: dovrebbe essere pianificata con cognizione di causa, illuminando le zone che servono di più.
Non dimenticare di spegnere gli interruttori o ricorrere alla domotica (che utilizza i sensori) per l’intero impianto di illuminazione, contribuirà al risparmio.
Accorgimenti per gli elettrodomestici
Passiamo agli elettrodomestici: è importante sceglierli della giusta classe energetica, cioè le classi A+, A++ e A+++, che assicurano anche migliori performance.
Gran parte dello spreco energetico è dovuto a piccoli e grandi elettrodomestici in stand by: ecco perché staccare spine o spegnere interruttori prima di uscire o quando non serve potrebbe impattare non poco.
Sono spesso sottovalutati, eppure le stime indicano che il consumo medio degli apparecchi in stand-by rappresenti circa l’11% del consumo complessivo annuale.
Chi non intende ricorrere alla domotica per ottimizzare i processi, può sempre affidarsi a prese uniche, ciabatte o temporizzatori che spegneranno gli impianti nelle ore notturne e nel fine settimana.
Attenzione inoltre al calcare, un nemico che può influenzare il pieno funzionamento di lavatrici, lavastoviglie e così via: buona norma sarebbe effettuare una manutenzione periodica di ogni elettrodomestico.
Come tagliare i consumi nei diversi ambienti di casa
Nella cucina il frigo dev’essere posizionato lontano dalle fonti di calore e i fornelli vicino la finestra, in modo di evitare l’accensione della cappa per aspirare i fumi.
Lo stesso frigo dovrebbe avere la funzione de-frost e tutte le guarnizioni a posto (oltre ad essere sbrinato qualora compaiano formazioni di ghiaccio), mentre la lavastoviglie, così come la lavatrice, va utilizzata a pieno carico (purtroppo altri programmi intermedi accentuano gli sprechi).
Quando si usa il forno per cucinare qualcosa, gli ultimi 10 minuti di cottura possono essere effettuati a forno spento.
Passiamo al bagno: anche qui la lavatrice andrebbe fatta a pieno carico e nelle fasce orarie a basso consumo (dalle 7-8 e dalle 19-23 dal lunedì al venerdì).
Il consumo di acqua calda dovuto alle docce si può arginare limitando i tempi sotto l’acqua e regolando la temperatura.
Spesso ci si concentra sui grandi elettrodomestici tralasciando quelli piccoli, come un phon, che riescono a mangiare tanta energia: in linea di massima bisogna tener presente che il costo dei consumi sarà maggiore in base alla potenza d’assorbimento in watt.
In salotto o in altre parti dell’abitazione è benvenuto l’uso dei tappeti: forse non tutti lo sanno, ma contribuiscono ad evitare la dispersione termica.
Quelli elencati finora sembreranno piccoli accorgimenti, ma se introdotti nella routine quotidiana e attuati assieme, possono abbattere significativamente i costi dell’energia. Come sempre a fare la differenza saranno consapevolezza e buona volontà.