Dati prepagati e postpagati: cosa sono
Il servizio telefonico mobile è ormai uno strumento essenziale che si affianca – e molto spesso sostituisce – il ricorso ad altri dispositivi, permettendo anche di accedere in modo agile a qualsiasi tipo di connessione internet.
La possibilità di scegliere un’opzione tra diversi metodi di pagamento rappresenta, quindi, un’ottima opportunità per usufruire dei servizi offerti dagli operatori di questo specifico settore di mercato.
Sulla base delle ormai note esigenze del pubblico di utenti, le varie piattaforme di telefonia mobile curano al massimo la corrispondenza tra domanda e offerta, permettendo, a chiunque lo desideri, di confrontare le diverse proposte di pacchetti prepagati, in alternativa a soluzioni contrattuali postpagate.
Una prima valutazione delle due modalità di servizio conduce a una considerazione di base: entrambe le opzioni presentano vantaggi e svantaggi, dipendenti essenzialmente dall’approccio all’utilizzo dei dispositivi collegati alla tariffa e dalla modalità individuale di gestione delle spese.
Piani prepaid vs piani postpaid
Mentre i piani prepagati contengono un’offerta già determinata sul volume dei dati disponibili e sul corrispondente costo del servizio, quelli postpagati prevedono una tariffa mensile fissa e l’emissione di una fattura in seguito al consumo reale, il cui importo complessivo varia a ogni scadenza.
Dal punto di vista organizzativo, il principale vantaggio offerto dall’abbonamento postpagato consiste nello svincolare l’utente dalla necessità di effettuare ricariche alla scadenza di ognuna di esse.
Uno delle caratteristiche che giocano a favore della sim prepagata, invece, riguarda il fatto che questa opzione di servizio non prevede vincoli di durata dell’accordo con il gestore e, se cambiano le esigenze, il suo piano tariffario può sempre essere modificato a piacimento.
Ciò significa che i piani prepagati fissano la spesa sostenuta, senza ulteriori aggravi, ma limitano l’utilizzo al quantitativo di dati che rientra nella somma già versata.
Con i piani tariffari postpagati, invece, i dati non si esauriscono e ciò per il semplice fatto che non esiste un limite alla loro quantità disponibile; di conseguenza, i costi variabili dell’abbonamento sono determinati periodicamente sulla base dell’effettivo consumo.
I potenziali svantaggi si evidenziano soprattutto nei costi mensili che, nella modalità postpaid sono più elevati, non essendo in alcun modo contenuti entro un limite prefissato, come invece succede nei piani prepagati; di contro, in questi ultimi, l’ammontare determinato di dati disponibili può essere limitativo e, nel caso in cui risulti insufficiente, avrà bisogno di essere integrato, effettuando eventuali nuove ricariche.
Caratteristiche distintive dei diversi piani dati
Molto popolari, proprio grazie alle varie e articolate opzioni di scelta – presentate in sede di offerta iniziale – le tariffe prepagate sono individualizzate e garantiscono un controllo più incisivo sull’utilizzo dei dati disponibili.
Ideali per chi conosce il suo bisogno di Internet mobile ed è, quindi, in grado di prevedere quanto consumerà, sono piuttosto flessibili e possono essere modificate sulla base di ulteriori nuove offerte; in più, hanno un contenuto che, dal punto di vista dell’entità dei dati, può essere incrementato attraverso le ricariche.
I piani postpagati, invece, lasciano un ampio margine al consumo, che viene determinato all’interno di ogni periodo ed è legato a un utilizzo mediamente stabile.
Sono adatti a chi desidera condividere i dati con più schede SIM e apprezza la comodità di pagare con un’unica fattura, il cui importo è abbastanza facile da preventivare (i costi ricorrenti alla scadenza mensile sono sempre gli stessi), anche se l’ammontare complessivo viene determinato volta per volta.
Le tariffe postpaid risultano convenienti anche per nel caso di largo uso di dati mobili internazionali e per le aziende che condividono i dati con i dipendenti e tutto l’organico.
Alcune volte gli abbonamenti fanno riferimento a profili standard e comprendono quantità predefinite di traffico voce e dati; più spesso, invece, sono basati su offerte “all inclusive“ che, oltre a permettere di navigare in rete, prevedono l’invio di chiamate e messaggi senza limiti.
Quale dei due piani tariffari è più conveniente?
La risposta a questa domanda dipende essenzialmente dallo stile di vita e dalla disponibilità individuale.
Per considerarsi efficiente, infatti, un servizio deve essere funzionale al sistema operativo del dispositivo mobile, ma anche alle abitudini personali dell’utente.
Se col telefono si fanno chiamate frequenti, oppure si naviga costantemente in Internet fuori casa, è preferibile stipulare un contratto che prevede una tariffa postpagata, anche perché molto spesso il servizio collegato a questo genere di offerta si adatta alla velocità con cui si desidera utilizzare le funzioni che il servizio fornisce.
Ciò non toglie che, anche scegliendo un piano dati prepagato, si può ottenere un efficace strumento di utilizzazione del device mobile, specialmente qualora non si abbiano esigenze troppo frequenti da coprire con questo servizio quando si è fuori casa.
La scelta di una tariffa prepaid può essere legata anche alla volontà di controllare preventivamente la spesa relativa al consumo delle risorse telefoniche: da questo punto di vista, infatti, nel servizio postpagato non si può avere la consapevolezza dei costi da affrontare periodicamente, poiché questi ultimi dipendono da quanti dati risultano consumati a ogni singola scadenza.
C’è da rilevare, inoltre, che selezionando l’opzione prepagata, nell’eventualità in cui ci si dimentichi di ricaricare l’abbonamento non si va incontro a nessuna penale.
Diversamente, qualora non si paghi la bolletta del servizio postpaid si può incorrere in sanzioni, allo stesso modo di quanto succede nel caso in cui si decida di disdire l’abbonamento prima della scadenza fissata nel contratto.