Quello della casa intelligente è un argomento che sta suscitando molto interesse tra le persone: giovani e meno giovani sono sempre più incuriositi dall’impatto delle tecnologie all’interno delle abitazioni, al punto da volerne testare i benefici in prima persona.
Applicazioni per smartphone, assistenti vocali, sensori incorporati a oggetti ed elettrodomestici sono solo alcuni degli alleati di una smart home; i vari dispositivi lavorano autonomamente o dietro comando da parte di un operatore e possono perfino interconnettersi tra loro.
Ma la casa smart non porta soltanto benefici a chi vi abita in pianta stabile: il valore di un immobile, infatti, aumenta in maniera esponenziale se si fanno degli interventi per predisporlo in linea con le ultime innovazioni.
Di seguito verrà chiarita l’importanza delle AI ad uso domestico, in quali contesti si utilizzano, in che modo conviene integrarle, l’impatto in termini di mercato immobiliare e di efficientamento energetico.
Casa intelligente, un’opzione non più futuristica
Non tutti hanno le idee chiare su cosa sia una smart home: è un’unità immobiliare in cui tutti i componenti digitali, elettrici ed elettronici (o una sola parte) sono collegati tra loro; il loro controllo può avvenire da remoto, mediante assistente vocale o altri dispositivi.
Il fine dell’integrazione delle tecnologie in ambito domestico è il raggiungimento di elevati standard di qualità in termini di comfort e benessere, ragion per cui la loro applicazione si sta estendendo anche in uffici e attività commerciali di varie dimensioni.
Tale evoluzione è partita qualche decennio fa dalla domotica, grazie alla quale l’automazione e la connessione dei dispositivi è affidata all’impianto elettrico e non alla connettività di rete, wi-fi o Bluetooth.
Per cosa si utilizzano le tecnologie smart home?
Da qualche anno le aziende produttrici di elettrodomestici, complementi di arredo, oggettistica e attrezzature per la casa si sono organizzate per consentire l’integrazione e l’interconnessione dei dispositivi non solo alla rete elettrica, ma anche a Internet.
Le applicazioni dell’AI ad uso domestico e della domotica sono sempre più numerose, fanno uso di attrezzature compatte e sempre più semplici da utilizzare; ecco per cosa si usano le tecnologie all’interno di una casa smart:
- sistemi di videosorveglianza
- assistenza vocale
- illuminazione
- accensione, monitoraggio e spegnimento degli elettrodomestici
- controllo dei consumi energetici
- impianti di condizionamento, climatizzazione e riscaldamento.
I nuovi impianti anti-allarme e di sicurezza permettono l’invio di segnali in caso di effrazioni, la visione delle immagini in tempo reale di quanto sta accadendo in un determinato punto del locale (o all’esterno) e la chiusura-apertura di serrature tramite app, senza l’utilizzo di chiavi.
Gli assistenti vocali hanno piccole dimensioni e sono molto utili per rendere la vita più agevole a persone anziane o con difficoltà motorie, ma anche a chi non presenta tali necessità: grazie alla connessione del dispositivo con un’app, basta dare un input con la propria voce per rendere esecutivo un comando in pochi secondi.
Anche l’accensione e lo spegnimento a distanza delle luci è una funzione interessante, soprattutto quando l’utente non può o non vuole alzarsi; inoltre è possibile regolarne l’intensità, la temperatura colore e programmarne l’attivazione a orari pre-definiti. Lo stesso discorso vale anche per gli elettrodomestici, dal forno alla macchinetta per il caffè.
Un’altra funzionalità interessante è quella relativa al monitoraggio dei consumi (a distanza): in genere i sistemi sono di tipo misto, cioè elettrico ed elettronico. Il controllo avviene tramite delle smart plug (prese intelligenti) predisposte per il collegamento wi-fi.
Quanto ai sistemi di riscaldamento e di raffreddamento dell’aria di ultima generazione, non si limitano ad abbassare e alzare le temperature o a eliminare l’eccesso di umidità, ma agiscono sulla qualità dell’aria (livelli di CO2 in primis); tutte le operazioni sono gestibili da apposite applicazioni per cellulare o tablet.
Casa smart, come integrare le nuove tecnologie?
Dipende dalle esigenze degli individui, dalla struttura dell’immobile, dagli obiettivi prefissati e dal rapporto con il mondo digitale; soprattutto per persone anziane e abitazioni datate l’integrazione dovrebbe essere graduale.
Si possono distinguere 3 livelli di introduzione della domotica e dell’AI ad uso domestico, tenendo presente che esistono molte sfumature tra gli estremi:
- qualche oggetto connesso con un’app
- soluzioni chiuse con lavori sulla rete elettrica
- sistemi integrati.
Il primo caso è il più semplice: è una soluzione alla portata di tutti, l’ideale per chi possiede uno smartphone o un tablet e vuole familiarizzare con l’approccio alla smart home.
Nel secondo scenario l’utente ideale è una persona che non sente alcuna affinità con il controllo da remoto, ma non vuole rinunciare alla comodità; gli impianti sono predisposti per la domotica, con l’accesso a funzionalità standard e non troppo complicate.
I sistemi integrati sono più sofisticati rispetto ai precedenti, poiché abbinano l’uso dell’elettricità al controllo da remoto oppure prevedono l’impiego di più applicazioni e tipologie di dispositivi; in un futuro non molto lontano, questi potrebbero soppiantare gli altri due.
Domotica e AI ad uso domestico, l’impatto sul valore degli immobili
Chi investe sul mattone sa bene che una casa intelligente ha un valore decisamente più alto rispetto a una struttura a cui è stata apportata solo qualche miglioria sull’efficientamento energetico.
L’uso di elettrodomestici performanti e la predisposizione in un’ottica smart home riduce drasticamente i consumi, pertanto contribuiscono significativamente al raggiungimento delle classi A1, A2, A3, A4 e B, quindi sul prezzo finale dell’unità immobiliare.
Quest’ultimo può aumentare mediamente del 30-35% e raggiungere picchi del 38-40% per interventi di complessità elevata; chi decide di puntare sull’AI ad uso domestico per aumentare il valore della propria abitazione deve tenere conto dei seguenti parametri:
- rapporto costi-benefici
- target di riferimento (persone a cui si vorrebbe vendere l’appartamento)
- tipologia, ubicazione e dimensioni della casa.
Per fare una valutazione obiettiva è bene rivolgersi a un esperto del settore: una consulenza mirata potrà chiarire aspetti legati all’entità delle spese da sostenere per la casa smart, all’incremento del valore dell’immobile e alle prospettive di guadagno.