La cessione del quinto è un finanziamento garantito direttamente dal reddito percepito. Lo stesso ha un tasso fisso e verrà mensilmente prelevato dallo stipendio, direttamente in busta paga, senza modifiche del rapporto contrattuale. La misura della trattenuta non può mai superare il quanto del reddito mensile percepito. Il finanziamento in questione non richiede garanzie aggiuntive, essendo finanziato solo dal reddito da lavoro dipendente o dalla pensione, anche se risulta obbligatoria la copertura del rischio in caso di perdita di lavoro, come previsto dalla legge stessa. A poter richiedere questo finanziamento non sono solo i lavoratori pubblici o privati a tempo indeterminato ma anche coloro che hanno un contratto determinato che saranno però vincolati dalla durata dello stesso pe la restituzione del prestito. Si tratta quindi di una forma di finanziamento intuitiva e facilmente accessibile poiché nonostante ai fini dell’erogazione del prestito sia necessario valutare l’anzianità di servizio, è comunque sufficiente aver superato i sei mesi di prova.
Cos’è la cessione del quinto
Chi ha già avuto problemi finanziari ed ha difficoltà a richiedere un prestito che per tali motivi non viene concesso dagli istituti di credito a causa di una politica particolarmente restrittiva, può optare per la cessione del quinto. Si tratta di un finanziamento non finalizzato, ovvero non è necessario indicare le motivazioni alla base della richiesta di denaro nè come verrà speso lo stesso. La concessione viene garantita dal reddito da lavoro dipendente o dalla pensione e trattenuta mensilmente ed in quota fissa, non superiore ad un quinto appunto, direttamente in busta paga. La trattenuta è automatica anche se la legge che regolarizza tale istituto impone la sottoscrizione di un’assicurazione per coprire un eventuale decesso o perdita di lavoro, una sicurezza giustificata dalle poche garanzie richieste da questo tipo di finanziamento.
Chi può richiedere la cessione del quinto?
La categoria di soggetti che possono accedere al prestito concesso mediante la cessione del quinto è abbastanza ristretta proprio per la tipologia di finanziamento. Si tratta di lavoratori pubblici o privati e pensionato. I lavoratori dipendenti possono usufruire inoltre della delega, una sorta di doppia cessione del quinto, che consente di ottenere un finanziamento doppio impegnando quasi il 40% del proprio stipendio alle stesse condizioni previste: la trattenuta non sarà mai superiore ad un ulteriore quinto dello stipendio. Ovviamente ci sono dei vincoli, nello specifico, la cifra finanziata dovrà essere restituita in dieci anni, e nel caso di pensionati, il finanziamento dovrà esser estinto entro il novantesimo anno d’età del richiedente. Chi ottiene la cessione del quinto potrà richiedere l’applicazione delle stesse norme previste a tutela del credito al consumo in quanto compatibili con la materia in questione a prescindere dall’importo richiesto dal soggetto con questo tipo di finanziamento.
Come funziona la cessione del quinto?
La cessione del quinto prevede a garanzia la trattenuta diretta in busta paga. Ciò vuol dire che è direttamente il datore di lavoro a estinguere il debito attraverso la corresponsione della tassa, non superiore ad un quinto all’istituto di credito concedente. Nel caso dei pensionati invece è l’INPS a versare la trattenuta a copertura della cessione del quinto. Il testo di legge prevede che al momento della concessione del prestito il soggetto sottoscriva l’assicurazione sui rischi in caso di perdita di lavoro o decesso in modo da avere garanzia della copertura del debito. Nello specifico in caso di perdita del lavoro, l’istituto che ha concesso il prestito si potrà rivalere grazie a questa garanzia nel limite delle somme previste sul TFR. Nel caso dei pensionati invece l’unico rischio è quello di morte, che dovrà essere coperto senza prelazione nei confronti degli eredi.
Vantaggi cessione del quinto: quali sono?
I vantaggi della cessione del quinto sono diversi, in primis c’è automaticità e velocità nella concessione dle prestito. Caratteristiche che non sono tipiche dei classici finanziamenti bancari. Nello specifico una volta accertata la presenza delle caratteristiche principali quali l’essere un lavoratore dipendente o pensionato, il prestito verrà concesso in poco tempo senza ulteriori richieste. Ancora, la cifra finanziata può essere anche abbastanza elevata in relazione all’anzianità e allo stipendio percepito dal soggetto richiedente. Questo permette anche alle persone che non potrebbero accedere ad altre tipologie di finanziamento di poter ottenere un prestito.
Cessione del quinto e prestito: quali sono le differenze?
La cessione del quinto è un prestito non finalizzato che consente al soggetto di spendere con la più ampia discrezionalità la somma ottenuta. La rata, che non sarà superiore ad un quinto, sarà a carico del datore di lavoro o dell’INPS e quindi garantito in misura elevata rispetto ad un classico finanziamento. Infine, possono accedere a questa forma di prestito anche i soggetti con problemi di solvibilità che vengono definiti protestati. Questi ultimi non avrebbero ulteriori possibilità di ottenere un prestito. Tra le principali differenze tra le due tipologie di finanziamento c’è anche la necessità di dover sottoscrivere un’assicurazione sul rischio.
Quante volte si può ricorrere alla cessione del quinto?
Si può ricorrere all’istituto per ottenere un finanziamento il cui ammortamento non superi i dieci anni. Pertanto, qualora la restituzione sia prevista nel termine di 0 mesi, si può automaticamente richiedere una nuova cessione del quinto nei limiti delle somme finanziabili in relazione allo stipendio o pensione. In caso contrario, solo dopo aver coperto almeno i 2/5 del finanziamento o aver estinto il prestito si potrà riaccendere all’istituto. Previa verifica dello stesso dei conti, con un puntuale riepilogo delle somme rese.
A quanto può ammontare la cessione del quinto?
Stabilire la cifra massima ottenibile con il finanziamento è molto difficile. La somma infatti viene ottenuta mediante un calcolo previsto in relazione allo stipendio netto del dipendente o del pensionato. Più alto sarà lo stesso e l’anzianità del richiedente, maggiore sarà la somma erogata.